Antica casa datata 1724. Si trova all'interno del borgo di Estoul, caratteristico villaggio di montagna a 1850 metri di altitudine e affacciato sulla valle d'ayas.
In inverno, a pochi metri (circa 200) dalla partenza degli impianti sciistici di Brusson - Palasinaz.
In estate Punto di partenza ideale per i numerosi itinerari escursionistici, sia a piedi che in mountain bike.
Oppure, più semplicemente, luogo ideale per riposarsi e per apprezzare una vita ancora a contatto con la natura. Vi capiterà quindi di vedere le mucche della nonna Anna che vanno al pascolo, o le galline di Graziella razzolare nel prato a fianco al sentiero. Probabilmente vedrete Mauro passare con grossi secchi pieni d'acqua, mentre va a curare il suo orto.
Oppure se sarete fortunati, vi capiterà verso sera di imbattervi in un capriolo o in un cervo che, sbadato, si è avvicinato troppo alle case…
289 anni di facce, di sguardi, di bambini che ridono, che salgono e scendono scale, che giocano sui balconi.
Di vecchi che si ricordano di aver fatto un tempo le stesse scale, di aver corso sugli stessi balconi.
Quello che non so e che immagino sono i volti e le espressioni delle persone che l’hanno vissuta nel tempo.
Lo sguardo soddisfatto per un buon raccolto, le facce rivolte verso l’alto a studiare il cielo e a sperare in una giornata di sole per portare a casa il fieno. Le lunghe notti invernali passate a lavorare il legno,
a parlare con la moglie, con i propri figli. Facce sorridenti e facce tristi. Risate e imprecazioni. Vite spese tra queste mura per generazioni.
Quello che vorrei oggi per questa casa, è che ognuno che vi abiterà, possa intuire traccia di tutto questo vivere, che attraverso il profumo del legno o il suo colore, o dalla luce che si poserà sui sassi, riveda il sorriso di una ragazza innamorata o l'espressione di fatica di chi trecento anni prima ha preparato le assi che ora sono sul soffitto e alle pareti. Vorrei che ognuno sentisse e non si dimenticasse mai del potere e del valore delle emozioni, e si prendesse il tempo per ascoltarle, perché è per questo e per poco altro che ognuno di noi vive.
Le stalle, una per le mucche e una per le capre. Le mucche si alzano, si coricano, il suono continuo
degli animali che vivono con gli uomini. Il calore della stalla sale verso l’alto e aiuta la stufa nei mesi freddi.
Gli uomini badano alle bestie, le bestie nutrono e scaldano gli uomini.
Un secchio pieno d’acqua appoggiato su una piccola panca anch’essa in legno, poi un mestolo appeso
al bordo del secchio, una stufa, dei paioli incrostati di fuliggine, un tavolo e in un angolo i letti.
Sotto il tetto in pietra c’era il fienile. Oltre la porta d’entrata a doppio battente, l’aia di trebbiatura del grano veniva costruita all’interno perché fuori di spazio non ce n’era e le case del villaggio sono tutte fitte, fitte, una sull’altra come i sassi in una pietraia.
Le travi in larice sono lisce, levigate dal passaggio di innumerevoli raccolti: fieno, paglia di segale, piante di fave.
A Barma Drola
Estoul - Brusson - Valle d’Aosta - Italia
T. +39 349 6567043 - M. info@abarmadrola.it
PI: 01113330078